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E' PER SEMPRE

È per sempre è una mostra d’arte contemporanea itinerante che riflette sul legame profondo e spesso contraddittorio tra la nostra società e la plastica. Una materia preziosa, versatile e utilissima, che però perde ogni valore positivo nel momento in cui viene abbandonata nell’ambiente.

 

La plastica è un’invenzione straordinaria: leggera, resistente, economica, flessibile e colorata, ha rivoluzionato la vita quotidiana, contribuendo in modo decisivo al progresso industriale e anche a quello artistico. Ma proprio la sua capacità di resistere nel tempo apre interrogativi più profondi. Le materie plastiche, nella loro permanenza quasi eterna, diventano simboli ambivalenti: da un lato possibilità e trasformazione, dall’altro testimonianza di un vuoto interiore e di una crisi ecologica che ci riguarda da vicino.

 

La mostra, nata nel 2020 all’interno dell’antico Ospedale della Confraternita dei Battuti a San Vito al Tagliamento (Pordenone), ha poi toccato luoghi emblematici come la Scala del Bovolo a Venezia, l’Augeo Artspace di Rimini e, infine, il Museo Nazionale Massimo Pallottino di Melfi, dove si è concluso il suo percorso. Un viaggio attraverso l’Italia, nei luoghi della storia e della cultura, per stimolare una riflessione collettiva su una materia che ci accompagna — nel bene e nel male — per sempre.

E' PER SEMPRE - MELFI Microcosmi "L’incontro con il Sarcofago di Rapolla ha rappresentato un evento chiave per la mia ricerca" – afferma l’artista - già da sempre attenta al fluire del Tempo e alla durata nello Spazio. "La bellezza formale inalterata del corpo steso, di una donna sconosciuta ma familiare, mi ha fatto subito pensare ai miei paesaggi, in cui domina la linea d’ incontro tra la terra e le acque, tra il cielo e le superfici delle città nelle sue membrane metropolitane, nelle altezze dei monti e nella vastità di arcipelaghi e lagune. Lo skyline del profilo del corpo in riposo perenne di Emilia Scaura, rappresenta quella linea di confine tra la realtà di allora e il presente. Il qui e ora. Un contatto tra passato e mondo d’oggi che durerà per sempre grazie all’arte e alla cultura." La citazione del sarcofago di Rapolla inizia un nuovo percorso di ricerca di Mara Fabbro: seguendo la lunga linea di luce che rappresenta il profilo del corpo che giace steso su un letto-tempio, l’artista percorre il confine tra il Presente e il Passato e accoglie un universo infinito che sovverte il mondo. Il Tempo andato, in queste opere, è leggero ed etereo: è presente nell’assenza del sarcofago in marmo che è già un ricordo; è presente nel vuoto delle trasparenze dei policarbonati che annullano il superfluo, i bassorilievi, i fregi, i decori, le nicchie, e perfino le persone. Ciò che è stato è nei cieli apparentemente sgombri di nubi, nella leggerezza del quasi nulla che accoglie l’enigma dell’ignoto, l’importanza della Storia. Il Presente, invece, si incarna nei pixel in resina. Numerose e ravvicinate o rade e solitarie queste tessere formano le nuove vedute dell’oggi, che si affaccia verso un futuro a mosaico, dove ogni singolo elemento diviene un gesto, un movimento in un luogo che si trasmuta in una vita da vivere, in un nuovo viaggio da intraprendere.

E' PERSEMPRE - VENEZIA La Scala del Bovolo, unica nel suo procedere a spirale, ha accolto l’Installazione La fine del pesce che enfatizzava il senso di oppressione e pericolo dato dalle plastiche galleggianti sul mare, presenza costante nella Venezia di oggi e di sempre. L’installazione costituisce una presenza fondamentale, della mostra È per sempre: un luogo saturo di materie plastiche e di inquinanti soffoca l’Umanità, togliendo ogni possibilità vitale al futuro. Il visitatore costretto ad attraversare il mare di borse di plastica con il volto dell’artista stravolto dall’asfissia (come un pesce) causatagli dalla borsa di plastica, per poter accedere alle sale della mostra. Il tempo, che conserva e non dimentica, è sempre presente nella pratica artistica di Mara Fabbro che indirizza verso un domani in cui va ripristinata l’armonia e il ritmo di un respiro collettivo e sociale.

E' PER SEMPRE - TWO FACES Mara Fabbro torna a guardare al passato raccogliendo mozziconi di sigaretta, piccoli resti dimenticati, scarti di uso quotidiano. Li sistema seguendo disegni ispirati alla natura — come le tracce lasciate dalla risacca o i movimenti dei microrganismi visti al microscopio — per raccontare due facce opposte della realtà: il bene e il male, il respiro e l’apnea, la pulizia e lo sporco. In quest’opera, il bene e il male si trovano vicini ma non riescono a comunicare. Restano fermi su punti di vista diversi, che impediscono il dialogo e fanno apparire il danno come qualcosa di inevitabile. Mara Fabbro osserva questa tensione e la mette in mostra con chiarezza, rivelandone tutto il peso e il contrasto.

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Atelier & Studio

Via Montello 111 - Aviano (PN) Italy

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