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Atlante Frammentario

Le opere di questa serie sono tracce di umanità, percorsi della speranza, partenze, luoghi testimoni di storie, assenze, interpretazioni dei nostri tempi.​ Terre conosciute e al tempo stesso immaginate. Non sono cartografie convenzionali, ma tracciati metafisici: superfici che racchiudono frammenti di tempo, materia e memoria, in una continua ricerca di equilibrio tra realtà e visione.

Ho scelto la forma del quadrato per rappresentare l’unità, l’uomo ma anche i conglomerati urbani che popolano le mie mappe, sia per il suo significato antico di protezione, ordine e stabilità sia per l’associazione a concetti come la casa e la città.

Come M. C. Escher utilizzava il quadrato nelle sue opere ricche di geometrie visionarie che evocavano mondi assurdi e fantasiosi, così desidero ricreare campiture ampie dove si alternano trame fitte ed elaborate ad aree vuote e silenziose che lasciano libertà all’interpretazione.

Questa serie si ispira all’idea di mappa come traccia fragile del tempo e della memoria che anche Mark Bradford utilizza per ricreare luoghi urbani di Los Angeles attraverso materiali trovati, scarti.

In un presente dove, grazie a Google Maps, le mappe sono tornate nel nostro quotidiano, Atlantide Frammentario indaga ciò che resta invisibile: luoghi interiori, geografie sommerse, coordinate emotive. Non per orientarsi, ma per perdersi — o forse, per cominciare a cercare.

Stretto - 120 x 120 cm

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Atelier & Studio

Via Montello 111 - Aviano (PN) Italy

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